Ce la possiamo farcela – CovidSatirycon

Sono giorni del cazzo, lo sappiamo, costretti ad affrontare una pandemia globale degna delle più brillanti sceneggiature da serie tv. Impotenti, non possiamo fare altro che seguire le direttive dei governi e limitare i rapporti sociali dal vivo, restando a casa, in isolamento, magari lontani dai nostri cari.

É dura ma ce la faremo. Del resto, cari lettori, abbiamo affrontato tante di quelle cose nella nostra misera esistenza, che mi viene da sperare che riusciremo ad affrontare anche questa.

Ma ci pensate? Siamo sopravvissuti alla fine di Friends, di Harry Potter e di The Big Bang Theory.

Abbiamo pianto per l’estinguersi delle “stanze” di messenger, per la fine della relazione tra Jess e Rory, per la nona stagione di Scrubs.

Abbiamo superato il finale di Game of Thrones, tutte le maratone di Mentana e i blog glitterati di Splinder.

Abbiamo sopportato Jar Jar Binks, genitore1 e genitore2 – uno e uno e due – e la cancellazione dal palinsesto di Mai dire Gol.

Abbiamo visto morire Artax nelle paludi della tristezza, abbiamo visto soccombere Andrè sotto le baionette della rivoluzione francese, abbiamo visto la Marini senza trucco.

Testimoni del tracollo brutto di Britney Spears, dei capelli colorati di Loredana Bertè, e del passaggio dai floppy disk ai cd rom.

Abbiamo assistito all’addio di Del Piero alla Juve, al dispiegarsi delle forze di Mordor sulla terra di mezzo, e agli oscar mancati di Leonardo di Caprio.

Siamo passati oltre il divieto di fumo nei locali, oltre la sparizione dei juke box, oltre la patente a punti.

Abbiamo superato Matrix 2 e Matrix 3.

Noi c’eravamo quando Michael Jackson era nero, quando Will Smith viveva cogli zii e il loro maggiordomo, e quando Travaglio attaccava la destra.

Siamo sopravvissuti al governo Berlusconi (chi più chi meno), alle pasquette piovose, allo scioglimento delle Spice Girls.

Vuoi che non riusciamo a sopravvivere a una quarantena?

 

p.s. post puramente ironico, con tutto il rispetto per la sofferenza umana.