C’era una volta la politica nei salotti tv

C’era una volta un rutto. O forse era un discorso di Salvini, non riesco ancora a distinguerli.

Stanotte ho fatto un sogno strano, caro Sigmund, credo stessi macchinando qualcosa di illegale, tipo trasporto di roba da contrabbando su un motoscafo volante, ma vabbé, poi mi ritrovavo al bar a fare colazione con una sfogliatina napoletana al cioccolato. Come dici? Che mi sono fermata alla fase orale? Probabile. Una delle cose che mi mancano più dell’Italia: la sfogliatina napoletana al cioccolato.

Non mi manca invece vedere il faccione dei nostri politici in tv, essere bombardata da servizi dei tiggì coi loro discorsi deliranti e le loro intese voltagabbana. Intendiamoci, la mattina leggo i giornali online e il venerdì guardo Fratelli di Crozza in streaming, ma sono gesti che faccio in maniera volontaria, li programmo e mi preparo psicologicamente.

Ai tempi della mia laurea triennale ero ossessionata dalla politica in tv, guardavo tutti i programmi dove c’era anche un solo dibattito politico, Santoro era il mio Guru, Ballarò non era solo il mio quartiere, Travaglio e Luttazzi il mio sogno erotico a tre! Ma erano i tempi d’oro di Mr. B., quando ancora Grillo faceva solo il comico urlatore di “vergogna” nei teatri, fuori dalla tv, e ci si organizzava per i “Vaffa-days”.

Quando vivevo in Veneto, poi, ricordo che persisteva questa lotta atavica di nord vs sud, leghisti contro terroni, lotta viva e tangibile. Erano i tempi in cui Maroni non si era ancora alleato col Berlusca. Erano i tempi in cui i terroni sfottevano l’ampolla sacra con l’acqua del Po, i leghisti sfottevano l’ampolla sacra col sangue di San Gennaro e io pensavo: “a Palermo cosa abbiamo? L’ampolla sacra con olio fritto delle panelle, che per vedere se è buono ci devi sputare?”.

Ora questa lotta non esiste più, Salvini ha ammesso di aver visto un napoletano farsi la doccia, quindi va tutto ok, può fare propaganda anche in terronia! “Lasciate che i terroni vengano a me”, parafrasando qualcun altro. Ah, Salvini, Salvini!

C’era una volta un peto. O forse era un tweet di Di Maio, sono confusa, anche se è un po’ colpa di Luigino: è lui che si confonde su Twitter – “bene ha fatto la Farnesina”. Di Maio, che manda l’ultimatum a Salvini: “se vuoi stare con me non devi vedere più quell’altro, e la domenica andiamo a pranzo dai miei e poi mi porti al cinema!”. Se Matteo non dovesse capitolare, allora Luigino: “stasera esco e vado col primo che incontro!” che poi sarebbe il PD.

Se 5Stelle + Pd, allora Bersani ;(

Vi ricordate quella foto triste di Bersani triste, da solo in quell’osteria triste con la birretta triste a scrivere su un taccuino triste? Mi ha perseguitato per mesi. E dopo ciò ho smesso di seguire la politica. Basta, diamoci un taglio! – pensai.
Da quel momento tutto è degenerato. Ormai la politica si fa sui social, con le bufale, i tweet, le foto al ristorante. I talk-show non li segue più nessuno! Travaglio è diventato noioso, se non può fare la scenetta della poltrona con Silvio! Ormai la politica si fa online.

Stai navigando in Rousseau in modalità ospite”. Non mi voglio registrare, ovvio. Voglio capire come funziona. In home page c’è scritto che posso proporre disegni di legge. Io! Io, che la maggior parte delle volte non riesco a finire le parole crociate! Io posso proporre disegni di legge! Figata! Primo disegno di legge che proporrei: aboliamo i porta rotoli di carta igienica posti a più di 45 gradi al lato della tazza! Non vi piace come idea? Chissà quali disegni di legge avranno proposto gli iscritti al movimento! Non essendo registrata non posso leggerli.

“Chiunque può accedere a Rousseau ma solo gli iscritti al MoVimento 5 Stelle possono parteciparlo attivamente”. Parteciparlo. E la morfo-sintassi va a aputtane! Come un nostro ex presidente era solito fare.

Il nostro ex presidente, menomale che Lui c’è, che sta ancora lì, non molla. Lui, fonte inesauribile di spunti per la satira. Lui, che non usa né facebook né twitter ma un’intera industria mediatica! Lui, che non ha mai sbagliato un congiuntivo! Peccato davvero che non sia tornato in auge come ai vecchi tempi, che Salvini e Di Maio (e Dibba e Renzi) gli abbiano rubato la scena. Chissà, magari avrei ripreso a guardare i dibattiti politici in tv ché “Il nemico del mio nemico è mio amico”, e magari sarei tornata a fare sogni erotici su Travaglio. No, anche no.