Goodbye estate

Eccoci qua! Siamo giunti ad ottobre e un’altra estate è appena terminata e, con essa, un’altra stagione lavorativa a San Vito lo Capo, come da diversi anni a questa parte. La cosa buffa dei “santuvitara” è che quando il paese è vuoto si lamentano perché non c’è nessuno e scarseggia il turismo e poi, quando il paese è invaso, si lamentano perché c’è troppa gente e “quannu sinni vannu tutti ‘sti turisti?”.

E così ho fatto anche io, che ormai sono santuvitara inside, ma non ditelo troppo in giro. San Vito lo Capo in ottobre è bellissima: c’è poca gente che passeggia serena, l’aria è frizzante, puoi sfottere i tedeschi che fanno il bagno mentre tu vai in giro con giacchetta e scarponcini…

E adesso è finita un’altra estate, volando. L’ennesima “vita lampo” come quelle che racconto in questo post. Ogni vita lampo che si vive ti arricchisce e ti toglie qualcosa, come una reazione alchemica bilanciata. Incontri gente meravigliosa e anche pezzi di merda patentati. Le porte si chiudono e si aprono portoni e tutte ‘ste stronzate da proverbio fai da te.

Beh, se come me lavori in un hotel, può capitarti di incontrare i più svariati casi umani che si possano immaginare, come quella coppia di anziani signori che scendeva ogni mattina a fare colazione coi pigiamini coordinati della carica dei 101, ché non sai se definire dolcissimi o inquietanti. Può capitarti una (ma anche più) telefonata alle 7 del mattino da qualcuno che vuole solo informazioni meteo. Può capitarti che – “il garage costa 15€ a notte”, – “e di giorno come faccio?”. Può capitarti, inoltre, che gli ospiti ti lascino roba che non vogliono riportarsi a casa, come quella signora di 69 anni che mi lasciò -a me e a me solamente – un romanzo erotico (che, tra parentesi, ho letto in un pomeriggio assonnato, io sola dentro la stanza e tutto il mondo fuori).

Comunque adesso, chiamalo chiamalo, è già Novembre e mo’ me ne torno in Spagna, a deliziarmi di tortillas e jamòn serrano. Solo che, purtroppo, devo cercare casa e sono sicura che ne vedrò delle belle. Restate in zona, ché vi aggiorno!